Dentro il fondamentalismo
Enzo Bianchi e Gilles Kepel, Dentro il
fondamentalismo, Torino, Bollati Boringhieri, 2008, pp. 44
Questo libricino è la trascrizione di un'intervista-confronto
fatta ai due autori da Alberto Melloni, membro della Fondazione per le scienze
Religiose Giovanni XXIII di Bologna, durante Torino Spiritualità del 2008. Enzo
Bianchi è il noto fondatore della Comunità di Bose mentre Gilles Kepel è un sociologo
e analista politico francese, specializzato in mondo arabo medio orientale.
Nonostante le domande non sempre all'altezza
delle risposte, la brevità del trattato non dev'essere confusa con la
semplificazione. Bianchi e Kepel, da ottimi divulgatori e attenti osservatori
del contemporaneo, delineano le origini del fondamentalismo, nella Bible Belt
statunitense, per spingersi alla ricerca delle necessità ad esso sottese e fornendo
così una chiave interpretativa al fenomeno più interessante del XXI° secolo: il
riemergere delle religioni come tratto identitario dopo il fallimento delle
ideologie o come reazione alla modernità.
Se il fondamentalismo è “una tentazione quasi
fisiologica per le religioni” è importante comprendere i fenomeni sociali che
ne facilitano l'emergere, uno dei quali è la necessità di marcare la differenza
tra noi e voi, anche attraverso la produzione di “
immagini scioccanti”. Il riferimento di Kepel alle esecuzioni degli ostaggi
occidentali in Iraq, torna così ad essere ancora oggi tragicamente attuale,
introducendo una riflessione sull'uso di Internet come “un mondo che prospera
sull'abolizione delle distanze nello spazio e nel tempo, ossia sulla scomparsa del
contesto e dunque sulla fine dell'interpretazione”. Buona lettura
Elena Ammirabile (DiRS - GBU)
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