giovedì 27 novembre 2014

Dentro il fondamentalismo



Enzo Bianchi e Gilles Kepel, Dentro il fondamentalismo, Torino, Bollati Boringhieri, 2008, pp. 44



Questo libricino è la trascrizione di un'intervista-confronto fatta ai due autori da Alberto Melloni, membro della Fondazione per le scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna, durante Torino Spiritualità del 2008. Enzo Bianchi è il noto fondatore della Comunità di Bose mentre Gilles Kepel è un sociologo e analista politico francese, specializzato in mondo arabo medio orientale. 

Nonostante le domande non sempre all'altezza delle risposte, la brevità del trattato non dev'essere confusa con la semplificazione. Bianchi e Kepel, da ottimi divulgatori e attenti osservatori del contemporaneo, delineano le origini del fondamentalismo, nella Bible Belt statunitense, per spingersi alla ricerca delle necessità ad esso sottese e fornendo così una chiave interpretativa al fenomeno più interessante del XXI° secolo: il riemergere delle religioni come tratto identitario dopo il fallimento delle ideologie o come reazione alla modernità.

Se il fondamentalismo è “una tentazione quasi fisiologica per le religioni” è importante comprendere i fenomeni sociali che ne facilitano l'emergere, uno dei quali è la necessità di marcare la differenza tra noi e voi, anche attraverso la produzione di “ immagini scioccanti”. Il riferimento di Kepel alle esecuzioni degli ostaggi occidentali in Iraq, torna così ad essere ancora oggi tragicamente attuale, introducendo una riflessione sull'uso di Internet come “un mondo che prospera sull'abolizione delle distanze nello spazio e nel tempo, ossia sulla scomparsa del contesto e dunque sulla fine dell'interpretazione”. Buona lettura

Elena Ammirabile (DiRS - GBU)

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